Ritrovo dei signori partecipanti al punto di partenza rilasciato all’iscrizione, incontro con l’accompagnatore CAM e partenza con destinazione Toscana. Raggiunta Siena, scopriamo accompagnati da una guida locale la città universalmente conosciuta per l’ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sostanziale unità stilistica dell’arredo urbano medievale, nonché per il discusso palio delle Contrade. Piazza del Campo, la torre del Mangia, la fonte Gaia, i palazzi Pubblico, Sansedoni e Pannocchieschi sono quinte di un’architettura straordinaria che firma un tessuto urbano dove trovano posto botteghe e fonti, tra cui la celebre fonte Gaia. Dopo il pranzo libero, entriamo al duomo in occasione della scopertura straordinaria del pavimento ‘più bello, grande e magnifico che mai fusse stato fatto’, secondo la celebre definizione di Giorgio Vasari: ci troviamo di fronte alla realizzazione di un programma artistico straordinario che si è protratto attraverso sei secoli, dal ‘300 all’800. All’ingresso della navata centrale, un’iscrizione invita il visitatore ad assumere un atteggiamento consono a chi sta per entrare nel sacro tempio: ‘Castissimum Virginis templum caste memento ingredi’ (ricordati di entrare castamente nel ca-stissimo tempio della Vergine). Ecco dunque la tarsia di Ermete Trismegisto, il fondatore della sapienza umana, e la lupa che allatta i gemelli. Nelle navate sono rappresentate le dieci sibille, mentre nel transetto e nel coro si narra la storia del popolo ebraico, le vicende della salvezza compiuta e realizzata dalla figura di Cristo, costantemente evocato e mai rappresentato nel pavimento ma presente sull’altare, verso cui converge il nostro itinerario artistico. Altro capolavoro indiscusso è la libreria Piccolomini, un ambiente sontuoso realizzato da Pinturicchio nel vecchio presbiterio della cattedrale. Il maestro della scuola umbra del secondo Quattrocento lavora alla realizzazione di un ciclo di affreschi di eccezionale qualità pittorica e di incredibile ricchezza narrativa e cromatica. Al termine della visita, ci prendiamo del tempo libero per una passeggiata in città, prima di riaccomodarci in bus e partire per il nostro viaggio di rientro.